“Nelle tre giornate di voto per eleggere le Rsu di tutti i comparti pubblici la FLC CGIL ha mobilitato 1.541 candidate e candidati nei settori dell’istruzione, della ricerca, università e Afam di cui, complessivamente, ben 531 sono risultate elette”. È quanto fanno sapere, in una nota congiunta, Cgil Puglia insieme a FLC Puglia (Federazione dei Lavoratori della Conoscenza).
Con un’affluenza al voto mediamente pari all’ 80,3% su 97.052 aventi diritto, hanno votato 77.887 lavoratrici e lavoratori – proseguono Cgil e Flc, – che hanno espresso liberamente il proprio voto per eleggere i propri delegati in centinaia di posti di lavoro fornendo, di fatto, l’ennesima grande prova di democrazia.
Questa elevata partecipazione al voto – che nelle elezioni politiche o amministrative cala sensibilmente – lancia dai luoghi di lavoro un segnale politicamente importante vista la difficile congiuntura storica che stiamo vivendo connotata non solo dai pesanti effetti della pandemia – con il successivo rinvio di un anno del voto per il rinnovo delle RSU – ma anche dall’emergenza economica e sociale che si sta sempre più acuendo in queste ultime settimane a causa delle vicende belliche che caratterizzano il contesto internazionale.
Il messaggio inviato da decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori in Puglia è chiaro: partecipare e far sentire la propria voce attraverso il voto democratico serve a decidere, in prima persona, da chi essere rappresentati sul proprio luogo di lavoro – ribadiscono CGIL e FLC per poter contare, per migliorare le proprie condizioni di lavoro e innalzare il livello qualitativo dei servizi pubblici e della conoscenza.
Ecco perché la CGIL Puglia rivendica l’estensione delle Rsu anche in tutti i settori privati e una legge sulla rappresentanza per contrastare il dumping contrattuale e garantire in maniera universale condizioni eque e dignitose nella giungla dei contratti nazionali.
I dati in nostro possesso confermano il successo delle strategie sindacali della FLC CGIL nei settori pubblici della conoscenza: innanzitutto siamo primi nella scuola con il 24,1% e 17.627 voti di lista su 74.404 votanti, primi negli enti pubblici di ricerca con il 42% di voti pari a 297 voti su 713 votanti.
Siamo poi secondi negli atenei pugliesi – con il 22,3% e 444 voti su 1992 votanti – e nelle accademie e conservatori – con il 20% e 144 voti su 723.
La riconferma di un successo così largo non era scontata e per questo è doveroso ringraziare non solo le tante elettrici ed i tanti elettori delle nostre liste, ma anche tutte le candidate, i candidati e le nostre RSU per il loro impegno costante nei posti di lavoro e perché si sono messi in gioco e hanno deciso di investire tempo, energie e intelligenza per rendere più forte, attraverso l’azione della rappresentanza, il ruolo dei lavoratori e delle lavoratrici convinti, come noi, che la democrazia si rafforza nel paese se le persone riprendono la parola iniziando dai luoghi lavoro.